top of page
  • Instagram
  • Facebook

3 elementi trovati per ""

  • Le nostre nuove camere Standard Plus - PARTE 3

    La camera N. 3 rappresenta le limonaie e la coltivazione di agrumi. Con questa frase inizia il canto di Johan Wolfgang von Goethe, contenuto nel romanzo di formazione “Gli anni di apprendistato di Wilhelm Meister”, scritto negli anni 1795/96, in cui Goethe racconta suo viaggio in Italia. Partendo in barca da Torbole, lo scrittore venne accompagnato verso sud, passando lungo le sponde limonesi. Rimanne affascinato dal paesaggio e dalle sue tipiche limonaie colme di “arance d’oro”. La zona del Lago di Garda è infatti famosa per il suo particolare microclima mediterraneo, mite e adatto alla coltivazione di agrumi, soprattutto di limoni. Quella di Limone sul Garda rappresenta infatti la coltivazione di limoni più a nord d’Europa. Il tipico paesaggio di Limone è caratterizzato dalle limonaie. Queste costruzioni, con muri e pilastri, servivano per proteggere le piante di agrumi dal freddo invernale. Erano costruite e orientate in maniera particolare e precisa: verso sud, per garantire la protezione e riparo ideali per la crescita delle piante; e solo sulla sponda occidentale del lago, in modo da garantire alle piante di godere della luce del mattino, indispensabile per la loro salute. Queste speciali condizioni si possono trovare solamente nei Comuni di Limone e Gargnano. Vi piacerebbe visitare le magnifiche limonaie e scoprire questa particolare tradizione? Fatecelo sapere nei commenti!

  • Le nostre nuove Camere Standard Plus - PARTE 2

    La camera N.2 rappresenta LA TRADIZIONALE RACCOLTA DELLE OLIVE. "A San Martì, s'éndrisa en pè le scalì" "A San Martino si mette in piedi lo scalino”. Questo proverbio limonese descrive l’inizio della tradizionale raccolta dell’oliva, che spesso coincide con il giorno di San Martino, precisamente l’11 di novembre. La raccolta viene effettuata posizionando uno scalino, in dialetto “scalì”, che veniva conficcato saldamente nel terreno e appoggiato alla pianta stessa, venendo poi legato con una corda. In passato, fino agli anni ‘60 / ‘70 l’oliva veniva raccolta a mani nude in un recipiente apposito fatto solitamente in pelle di capra o asino, detto “grumiàl”. L’oliva caduta per terra veniva sapientemente e velocemente raccolta da donne e bambini. Al giorno d’oggi vengono spesso usate delle apposite pinze per velocizzare il processo, mentre attorno alle piante vengono fissati dei teli per raccogliere le olive cadute a terra. L’oliva raccolta, viene successivamente portata al frantoio per essere pressata con le tradizionali macine di pietra e ricavare il prezioso olio extravergine d’oliva. Sapevate già di questa tradizione? Fatecelo sapere nei commenti!

  • Le nostre nuove camere Standard Plus - PARTE 1

    Le nostre camere Standard Plus, appena rinnovate, sono state progettate seguendo differenti temi che mettono in evidenza il territorio di Limone sul garda e le sue più importanti tradizioni. In ogni stanza è anche presente una frase che la descrive, come ad esempio proverbi o parti di poesie. In questo primo blog post, vi presentiamo la Camera N. 1. Il tema della stanza è la TRADIZIONE DELLA PESCA, una componente molto importante della cultura locale. La frase che rappresenta la camera è: "A San Simù sbrega vele e rot timù". Proverbio in dialetto limonese, che tradotto significa: “A San Simone si strappano le vele e si rompono i timoni”. Il giorno di San Simone, ovvero il 26 maggio, è conosciuto, soprattutto dai pescatori del Lago di Garda, per il vento, che soffia particolarmente più forte rispetto agli altri giorni: così tanto da arrivare a danneggiare le vele delle imbarcazioni. La tradizione della pesca è molto radicata a Limone sul Garda ed è da sempre stata tra le principali fonti di sostentamento degli abitanti di Limone, fino alla costruzione della strada Gardesana con l’arrivo dei primi turisti. I pescatori conoscevano ogni segreto del mestiere: i ven ti, i punti di riferimento per orientare le imbarcazioni durante le sessioni di pesca, la profondità dei fondali e le varie correnti. Si utilizzavano le tipiche reti da pesca (come quella appesa sulla parete di questa camera), chiamate “spigònse”, per pescare principalmente coregoni, carpioni, lucci, àole, pesci persici e cavedani. Restate sintonizzati per non perdervi la presentazione della camera N.2 e non esitate a commentare qui sotto per farci sapere se vi piace la prima camera!

bottom of page